Asterys Systemic Team Coaching 1º livello

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Pier Paolo Colasanti

Stefano Petti

L’ASTC è il modello operativo di team coaching sistemico che comprende le intenzioni, la struttura, il processo e gli strumenti utili per realizzare un’esperienza di team coaching eccellente in contesti organizzativi, dai più complessi di respiro internazionale, ai più semplici riferiti a piccole realtà locali.
Nella progettazione del modello gli autori sono partiti dall’esperienza fatta in tanti anni di lavoro con team e organizzazioni di qualità. Hanno studiato, testato teorie e approcci… sbagliato, corretto, riprovato, implementato, migliorato e ancora riprovato fino a partire da capo mettendo in discussione le fondamenta di quello che gli era sembrato ormai conquistato e quindi hanno fatto nuove scoperte.
Si sono confrontati con il lavoro dei più illustri colleghi nel mondo e, di nuovo, lo sforzo di offrire il massimo ai loro clienti li ha portati a strutturare un modello di team coaching sistemico che offrisse le maggiori garanzie di riuscita.
Alla fine, è nato l’ASTC, il modello di team coaching sistemico che supera di gran lunga le aspettative degli autori per quantità di informazioni e strumenti che vi sono inclusi e per il livello di dettaglio di ogni procedura, che invero gli autori hanno voluto limitare per lasciare spazio anche all’interpretazione dei coach e dei team che poi andranno ad impiegare sul campo il modello.

Così gli autori raccontano il momento in cui decisero di impegnarsi nel progetto del modello.

“Nel marzo 2020, in pieno lockdown forzato, dovuto alla pandemia COVID19, in una delle nostre riunioni di raccordo (in videoconferenza ovviamente) iniziammo a parlare di quanto fossero maturi i tempi per proporre al pubblico un corso di team coaching. Bastarono pochi minuti per renderci conto che insieme avevamo tutto quello che serviva per andare oltre la progettazione di un semplice corso, ma che potevamo riordinare le idee, metterle insieme far nascere qualcosa di nuovo.
In quel periodo era ferma ogni attività, le aziende non sapevano cosa fare e tutto sembrava sospeso in un’attesa indefinita. Non avevamo alcun dubbio che tutto, nel tempo di una o due stagioni, sarebbe presto ripartito e, in questa condizione di sospensione e incosciente slancio verso il futuro, ci sembrò un momento più che mai propizio per realizzare l’impresa di mettere nero su bianco, in modo ordinato e comprensibile, tutta la mole di informazioni e conoscenze che ognuno di noi aveva accumulato sull’argomento.
Gli avremmo dato un nome qualche mese dopo e ancora non avevamo idea del livello di complessità che avrebbe raggiunto, ma già sapevamo che quello che avremmo prodotto sarebbe stato una pietra miliare della nostra collaborazione e il punto di svolta delle nostre rispettive attività al servizio di team e organizzazioni e dei coach a loro volta impegnati sul campo.”