Non basta “fare” il coach. I coach di successo “sono” profondamente e continuamente dei coach. Le tecniche e le competenze possono essere acquisite ma i propri comportamenti, i propri modelli mentali e certe qualità umane sono parte di un modo di essere e sono innati e/o frutto di un processo di trasformazione volontaria e profonda.
Ci sono vari elementi che rendono “eccellente” un coach:
- ha un interesse genuino verso gli altri;
- sa ascoltare attivamente quanto detto;
- sa ascoltare attivamente quanto non detto;
- ricerca una visione obiettiva;
- le sue osservazioni sono sempre costruttive;
- è capace di generare cambiamenti;
- fa le domande utili per il cliente;
- considera i problemi in una prospettiva ampia e creativa;
- sa incoraggiare;
- non ha continuo bisogno di dimostrare che vale;
- considera la sua integrità essenziale;
- ha un ego poco ingombrante e di cui comunque è consapevole;
- agisce coerentemente con quanto dice;
- conosce i propri limiti e ne riconosce l’eventuale incompatibilità con i risultati richiesti;
- ha un’intelligenza emotiva ben sviluppata;
- sa rimanere “nel dubbio” quando serve.
La grandezza di un coach è pari alla sua grandezza come persona, per quanto si possa “entrare in parte” nel momento della sessione di coaching non è pensabile che una persona ego riferita, con particolari problemi o bisogni relazionali, cinica, scorretta o disonesta, falsa, incoerente, critica e distruttiva possa trasformarsi in un coach solo perché entra in sessione… questa trasformazione è possibile, ma deve avvenire a livello personale e dopo sarà disponibile nella professione.
Se desideri diventare un coach e ti sembra difficile non disperare, la formazione per diventare coach è anche una grande opportunità di sviluppo personale. Inoltre, facendo con onestà questa professione, giorno dopo giorno avrai l’opportunità di crescere e diventare una persona migliore.