Il coaching nasce negli Stati Uniti e sembra risalire al 1958 la prima volta in cui la definizione “coaching” fu usata per definire uno strumento utile a sviluppare capacità manageriali, più certo è il periodo del suo primo uso in azienda che risale agli anni ’80 quando alcune grandi aziende americane avviarono dei programmi di sviluppo personale per i loro manager, da allora il coaching si è progressivamente diffuso e qualificato rivelandosi presto uno strumento talmente efficace da superare ogni confine geografico e organizzativo.
A oggi è diffusamente riconosciuto come il metodo più efficace per sviluppare il potenziale delle persone e per raggiungere obiettivi specifici. Le competenze di coaching raggiungono la massima importanza proprio in contesti dove i risultati vengono misurati e ci si confronta con sfide e obiettivi importanti.
Un numero sempre maggiore di aziende utilizza il coaching per migliorare le prestazioni e sviluppare il potenziale delle proprie risorse umane, per sviluppare le competenze di leadership e interpersonali e, in generale, per adottare una cultura di coaching dove crescita personale, sviluppo dei team e apprendimento organizzativo sono priorità strategiche. Le aziende sviluppano una cultura di coaching offrendo formazione di coaching ai loro manager e responsabili delle risorse umane e chiedendo il supporto a coach esterni o a vere e proprie aziende di coaching per specifici scopi e progetti.
Grazie al coaching le persone portano nella loro vita maggiore consapevolezza e senso di responsabilità cosa che le fa anche sentire protagoniste dei cambiamenti, orientate verso obiettivi definiti e personali, questo cambia il loro rendimento e porta le persone ad essere agenti di cambiamento nel loro contesto lavorativo e sociale.
Sempre più spesso, le tradizionali aziende di formazione e consulenza ampliano la loro offerta con il coaching, le più serie impiegano coach professionisti certificati o fanno formare in modo specifico alcuni dei loro trainer e consulenti.
Già nel 1997 uno studio dell’International Personnel Management Association, sosteneva che, se con la formazione si migliora la produttività mediamente del 22%, con il coaching si raggiunge l’88%”[1]. Nel 2002 un altro studio, analizzando il ritorno sugli investimenti in coaching, evidenziava un 529% di ROI e altri vantaggi intangibili significativi [2].
Nel 2006 ICF ha incaricato Pricewaterhouse Coopers (PWC) di realizzare un sondaggio a livello mondiale sul coaching, i risultati sono stati pubblicati nel corso del 2007 e indicavano come il mercato del coaching fosse in costante e sensibile crescita per diffusione e fatturati.
Nel 2011 ICF ha nuovamente incaricato PWC per un altro sondaggio mondiale sul coaching [3]. I risultati, pubblicati nel 2012, sono stati ancora più stupefacenti. In questi anni, considerando il generale rallentamento dell’economia dei paesi dove è più presente, il coaching ha continuato la sua corsa, crescendo per fatturati e diffusione. Basti pensare che alla fine del 2006 gli associati ICF nel mondo erano circa 11.000 mentre alla fine del 2012 arrivavano a oltre 20.000. Al sondaggio di PWC del 2006 parteciparono circa 5.400 coach provenienti da 73 paesi mentre nel 2011 hanno partecipato oltre 12.000 coach (di cui circa 7.700 membri di ICF) da 117 paesi. Dal sondaggio risulta che nel mondo il fatturato del coaching è prossimo ai 2 miliardi di dollari americani e nei paesi dove il coaching è più diffuso ci sono circa 40 coach per milione di abitanti. La progressione della diffusione del coaching nel mondo può essere significativamente rappresentata considerando i dati forniti dalla stessa ICF. Qui vengono presi come riferimento i dati, mondiali e italiani, del 2008 e del 2012.
Periodo in cui sappiamo quanto abbia rallentato l’economia dei paesi “sviluppati”. Per confrontare e interpretare al meglio questa tabella può essere utile sapere come funziona il processo di certificazione delle competenze di ICF (vedi lezione dedicata). Si può vedere quale sia stato l’incremento del numero di associati, ma anche delle certificazioni di primo e secondo livello, mentre il decremento delle certificazioni MCC fa pensare che da PCC a MCC ci sia un salto non facile (possono passare anche diversi anni prima di accumulare le ore di professione necessarie) e ci mostra quanto l’impegno al rinnovo ogni tre anni della certificazione sia comunque consistente. Nel 2013 ICF ha annunciato che il totale dei coach certificati nel mondo ha superato il tetto dei 10.000 e solo nel mese di Marzo 2014 si è registrato un incremento di 1.426 nuovi iscritti, facendo arrivare il totale degli iscritti ICF nel mondo a 25.322 con 11.894 coach certificati.
Questi numeri descrivono un’International Coaching Federation in piena accelerazione e sviluppo.
L’ultimo Global Coaching Study di ICF del 2016 riporta infine i seguenti dati: Il Coaching è in continua espansione e in pochi anni il numero di Coach attivi sul territorio globale è addirittura raddoppiato.
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[1] Financial Times – Public Personnel Management, Washington
[2] Merril Anderson – Global Matrix
[3] Ringraziamo ICF Global per averci concesso di riportare alcuni dati e tabelle di: International Coaching Federation Global Coaching Study – commissionato da ICF a PWC.