Un coach professionista lavora con il cliente come persona, che sia una mamma a tempo pieno, il capo di una multinazionale con stipendio a sei zeri o una celebrità. Un coach fa quello che sa fare a prescindere dal contesto in cui si trova, naturalmente si preoccupa di usare un linguaggio e riferimenti culturali diversi in base a chi ha davanti, ma la sostanza del suo lavoro è la stessa.
Quando ti siedi di fronte al tuo cliente quello che vorrà percepire è che conosci il mare in cui naviga, che sai cosa vuol dire essere al suo posto e questo è difficile che un corso possa insegnartelo se non ne hai esperienza.
In realtà non serve aver condiviso le esperienze del cliente per essergli utile, ma nella maggior parte dei casi se il cliente non ti percepisce “conforme” a quel che si aspetta non ti permetterà neanche di iniziare. Se è un manager, la definizione “Executive Coach” vicino al tuo nome, e riconoscerti come tale, lo aiuta a sceglierti. Stessa cosa per altri casi e tipologie di Coaching.
Dare un nome alle cose aiuta
Dare un nome alle cose ci permette di farle esistere nella nostra vita e di condividerle efficacemente con gli altri.
Presentandoci semplicemente come coach è facile essere confusi per mentalisti, “piennellisti”, pseudo psicologi, motivatori, allenatori sportivi o altro e questo non fa piacere se non è quel che intendevamo comunicare. Con tutto il rispetto per le categorie citate.
Può essere utile allora aggiungere alla parola coach un termine che la qualifichi…
Personal Coaching/Life Coaching
Consideriamo il Life Coaching attinente a questioni esistenziali e intime della persona e il Personal Coaching più alla sua efficacia prestazionale, ma sono termini intercambiabili, useremo il termine Personal considerando che includa anche Life.
Il Personal Coach lavora con le persone, anche in gruppo, nelle aree della realizzazione e sviluppo personale, delle relazioni con gli altri, del life-planning, dell’indipendenza finanziaria ma anche su questioni relative al lavoro e alla carriera.
Business Coaching
Il termine descrive il coaching a imprenditori e PMI. Il Business Coach promuove lo sviluppo personale e professionale accompagnando l’imprenditore e l’azienda verso il raggiungimento di obiettivi eccellenti.
Corporate Coaching
Il Corporate Coach lavora con consigli di amministrazione e top manager per supportarli nel generare o sostenere cambiamenti strategici e organizzativi. Si tratta di facilitare creatività e vision, permettere di uscire da una dimensione autoreferenziale, generando maggiore consapevolezza dell’organizzazione e dei contesti in cui opera. Questo richiede al coach competenze di Systems Thinking e di Facilitazione.
In una definizione di Pier Paolo Colasanti: Corporate Coach è un coach che aiuta le grandi organizzazioni a ritrovare, o scoprire, la loro anima, generando consapevolezza sistemica e allineamento valoriale tra tutte le persone che ne fanno parte. Questo sempre in favore dei risultati di business.
Executive Coaching
Può nascere da un progetto di Corporate Coaching o essere un semplice intervento a richiesta, riguarda le attività di Coaching verso il top management (amministratori delegati, direttori generali, direttori finanziari, ecc.) individualmente o in team.
L’Executive Coach lavora su temi come la vision, la definizione degli obiettivi, la strategia, la performance, la leadership, la gestione del cambiamento, lo sviluppo personale e professionale.
Career Coaching
Offre supporto alle persone che si trovano in una fase di cambiamento lavorativo, spesso sono definiti in questo modo i coach impegnati in processi di outplacement e collocamento dei manager. Da notare che se non si è coach e ci si occupa di outplacement si fa consulenza e non Coaching.
Sport Coaching
Nello sport, soprattutto quello di squadra, esiste da sempre la figura dell’allenatore sportivo che è un esperto, spesso un ex campione della disciplina di cui si occupa e che, come un manager in azienda: gestisce, motiva, insegna e valuta. Per questa valenza gerarchica non può essere veramente il Coach (come qui lo intendiamo) dei suoi atleti.
Invece un coach, non essendo gerarchicamente coinvolto, può accompagnare l’atleta nell’esplorazione del proprio mondo interiore, del suo stare nell’azione, il suo focus, le convinzioni ed emozioni che lo guidano. Il coach supporta i diversi membri di una squadra, incluso l’allenatore, a lavorare insieme con maggiore consapevolezza ed efficacia.
Mental Coach
È una definizione che si può identificare con un Coaching legato alla manipolazione mentale e che evoca un coach protagonista della relazione. Se vuoi rappresentarti come un coach che segue i principi della International Coach Federation, è da evitare.
Ci sono anche: Wellness, Medical,Teen e tanti altri Coach, ma non sarebbe bastato lo spazio e credo che le parole stesse li definiscano.
Concludendo, se è vero che moltiplicare i nomi serve a fare chiarezza e a essere precisi, quando ci riferiamo all’essenza delle cose è necessario semplificare, ogni parola in più ci allontana dall’essenza. Quindi ricordiamoci che il Coaching è Coaching, what else?
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