Come coach e facilitatori lavoriamo sul cambiamento, sul supporto alla trasformazione. Per fare questo la visualizzazione può risultare utile.  Propongo un gioco, un piccolo esercizio di fantasia suggerito da Consuelo Casula nel suo libro “I porcospini di Schopenhauer”.

È un gioco di fantasia ma molto concreto nei risultati. Puoi sperimentarlo tu  o anche proporlo a un cliente. L’obiettivo è quello di aiutare a trasformare i sogni in progetti ma, ancora prima, di sviluppare consapevolezza di quanti sogni, piccoli o grandi, stanno invecchiando in cassetti che, per varie ragioni, non si vogliono aprire, oppure, di cui ci si dimentica.

Pronti? Via!

Immagina di trovarti in una stanza con tanti cassetti, ognuno dei quali contiene un sogno. Ci sono cassetti piccoli che contengono  piccoli sogni, cassetti grandi che contengono grandi sogni. Disegnali, prima, su un foglio di carta bianco e, poi, immagina di aprire  ogni cassetto per scoprire i sogni che sono rimasti da tanto  tempo chiusi lì dentro e valuta quelli che vale la pena trasformare in un progetto.

In questa stanza si trovano anche sette saggi ognuno con un cappello diverso in testa e ogni cappello guida un processo di pensiero particolare. Il saggio col cappello bianco invita a esaminare i fatti e a raccogliere  dati oggettivi, quello con  cappello rosso a lasciarsi guidare dalle emozioni. Il saggio con il cappello nero mette in evidenza gli ostacoli, gli impedimenti, le difficoltà, quello col cappello giallo infonde ottimismo, speranza e pensieri positivi. Il saggio col cappello verde stimola un pensiero creativo, innovativo, quello col cappello blu fa guardare le cose dall’alto per vedere solo l’essenziale e lasciare sullo sfondo ciò che è irrilevante.

Infine c’è  un  saggio con un cappello  con i colori dell’arcobaleno per indicare il tipo di cappello da privilegiare, il pensiero da far intervenire a seconda del processo che si sta analizzando.

Quando hai finito con questa fase immagina di entrare in un’altra stanza con tante scarpe diverse, scarpe che indicano quali passi intraprendere per tradurre il progetto in passi. Ci sono scarpe formali da indossare quando è bene attenersi alle procedure, seguire una routine consolidata e quindi rassicurante. Ci sono stivali di gomma, da vigile del fuoco per i passi in situazioni di emergenza. Pantofole comode che evocano il comfort e scarpe da contadino da indossare per ricordarsi che è bene tenere i piedi per terra e affidarsi allo spirito pratico e alla semplicità. Ci sono anche scarpe eleganti che mettono in evidenza l’aspetto formale dell’autorità e scarpe da ballo per festeggiare il raggiungimento del successo.

Infine, sebbene ognuno disponga di tante scarpe utili a proteggere i piedi è opportuno anche ricordarsi di andare a piedi nudi non solo per sentire il terreno sotto i piedi manche per lasciare la propria impronta.