Alla Coaching Week ( tenuta in contemporanea in tutto il mondo dal 7 al 13 febbraio), l’ICF, International Coach Federation, pubblica i risultati di una indagine globale, il Global Consumer Awareness Study, voluto dalla Federazione per comprendere e  dimostrare quale sia a livello mondiale il livello di conoscenza del coaching, la soddisfazione del cliente che ha avuto esperienze di coaching e l’importanza delle credenziali.

Coaching week ICF: un’occasione per conoscere il professional coaching

Condotta in modo del tutto indipendente da International Survey Unit di PwC (sono state intervistate complessivamente 15.000 persone in 20 paesi di Africa, Asia, Europa, Nord America e Sud America), anche in Italia l’indagine ha avuto un buon bacino di intervistati (750 persone dai 25 anni un su).

I risultati globali dimostrano che oltre metà (51%) dei partecipanti alla survey ha una conoscenza generale del coaching. Questa percentuale comprende sia coloro che hanno indicato di avere un’ “ottima conoscenza” del coaching (12%) sia coloro che hanno dichiarato di averne una “discreta conoscenza” (39 percento).

Interessante è che uno su cinque di tutti gli intervistati (20%) ha una conoscenza generale di ICF.

L’Italia è uno dei paesi dove la conoscenza del coaching professionale registra percentuali significative ed è uno dei paesi che riconosce il ruolo istituzionale della Federazione e l’importanza delle certificazioni e delle credenziali dei coach professionali.

Nel nostro Paese, infatti, il 26% degli intervistati dichiara di avere una discreta conoscenza del professional/business coaching (l’8% dichiara di avere una conoscenza “buona”) e di conoscere l’ICF e il suo ruolo istituzionale (5% lo conosce molto bene; 22% lo conosce discretamente). Proprio in riferimento a quest’ultimo, gli italiani ritengono fondamentale l’attività dell’Associazione internazionale nel:

– stabilire e mantenere standard professionali (20%);

– fornire credenziali ai coach professionisti (20%);

– sviluppare modelli guida per il coaching professionale (18%).

Molto soddisfacenti i risultati inerenti i livelli di soddisfazione che risultano molto alti (83%) tra coloro che hanno vissuto una relazione di coaching, il 36% dei quali si è dichiarato “molto soddisfatto.” Il livello di soddisfazione aumenta anche oltre il 92% tra coloro che hanno avuto un’esperienza con un coach certificato da ICF, il 55% dei quali si dichiara “molto soddisfatto”.

Coloro che hanno avuto l’opportunità di fare esperienze con coach professionisti, indicano come primi tre motivi di partecipazione ad  una relazione di professional business e/o life coaching:

– migliorare strategie di business management,

– espandere opportunità di carriera,

– aumentare autostima e fiducia in sé stessi.

Tra coloro che hanno già conoscenza del coaching e/o di ICF e hanno esperienze precedenti di relazioni di coaching, emerge con chiarezza che consiglierebbero l’esperienza ad amici e colleghi perché si ritengono soddisfatti del risultato.

Interessante analizzare anche le frasi indicate dagli intervistati italiani che meglio riflettono il significato del coaching in base alla loro personale esperienza. Le più significative sono:

– Il coaching persegue degli obiettivi,

– Il coaching utilizza un piano di lavoro strutturato,

– Il coaching significa guardare avanti

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