Un argomento piuttosto trattato nei testi musicali è quello del cambiamento, a noi coach tanto caro. La trasformazione passa attraverso la consapevolezza del cambiamento e quindi mi incuriosiva, da coach e da musicista, vedere come nelle canzoni questo argomento veniva trattato.
Ma cosa significa cambiare? La prima riflessione che ho fatto è stata quella di pensare al cambiamento come alla forza di gravità, dalla quale siamo tutti inevitabilmente attratti. Basti pensare a come ci si sente quando vorremmo che qualcosa cambiasse nella nostra vita, all’energia che mettiamo nelle cose affinché questo avvenga, perché ci sentiamo attratti da quella forza, ma anche quando non vogliamo che quel cambiamento avvenga, a come quell’ energia ci destabilizza, perché combattere contro la forza di gravità è praticamente impossibile.
Nella mia esperienza, in gran parte dei casi, quando un coachee inizia il suo percorso, vede il cambiamento come qualcosa di esterno, qualcosa che avviene solo se le condizioni esterne lo permettono. Un po’ come spostarsi da una parte all’altra, solo se ci sono dei mezzi che lo consentano.Oppure percepisce il cambiamento come nella famosissima frase del libro Il gattopardo “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, e quindi muoversi per cambiare le condizioni esterne per far sì che nulla dentro di se cambi.
Durante il corso di formazione che ho frequentato con Asterys lab, c’è stato un momento preciso in cui sono riuscita a visualizzare il cambiamento, ed è stato l’attimo in cui cambiare non ha più significato spostarsi da uno stato all’altro, ma svilupparsi, estendersi, crescere in modo tale che si includessero tutte le tappe che da una parte portano verso l’altra. E questo è avvenuto quando sono diventata consapevole che potevo finalmente pensare i miei pensieri, e liberarmi dall’essere pensata dagli stessi. Entrare in profondo contatto con il mio mondo interiore ha fatto sì che le condizioni esterne, che prima sembravano di primaria importanza, diventassero solo una cornice e non il quadro della mia vita. Entrare in profondo contatto con la mia essenza, passaggio a parer mio inevitabile per diventare coach e al quale il corso di formazione ti guida, ha fatto sì che finalmente mettessi i miei pensieri al servizio della mia vita.
Da quel momento è iniziato un percorso di Meditazione e di Mindfulness che mi ha reso consapevole della padronanza che ognuno di noi ha sulla propria mente, al contrario di quanto si pensi e cioè che sia la mente ad avere il controllo su di noi. La meditazione e il mio percorso da coach, stanno accompagnando il mio cambiamento, la mia trasformazione. Se la forza di gravità del cambiamento mi creava un lotta interiore, ora mi mostra anche l’intesa, la pace, l’armonia. E lascia esclusivamente a me la responsabilità e la possibilità di cambiare, nulla viene più dall’esterno, la scelta è esclusivamente la mia, in piena consapevolezza. Tutto parte da me, tutto parte dall’interno, e poter osservare i propri pensieri e scegliere quali sono funzionali al mio sviluppo, alla mia crescita, come persona e come coach, è stata una grande liberazione. E’ stato questo il vero cambiamento per me, la mia trasformazione.
Per l’occasione di questa newsletter mi sono divertita a cercare una serie di canzoni che avessero nel titolo o nel testo, la parola cambiare. Ho creato una playlist su Spotify che puoi ascoltare andando su questo link:
Se non hai Spotify puoi ascoltarla sul nostro canale Youtube:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLRtrs9898p5HV4Sk-4bLsoNsZh41LcUIs
È una compilation di 31 brani che include diversi generi di musica, pop, elettronica, jazz, italiana, rock, quindi ce n’è davvero per tutti i gusti. Canzoni che parlano di cambiamenti di vita, di partner, di punti di vista, cambiamenti inevitabili come la meravigliosa “Everything must change” nella versione di Oleta Adams o la sublime “A change is gonna come” nella versione originale di Sam Cook.
Alcuni di questi testi mostrano che l’essere umano molto spesso si aspetta che i cambiamenti avvengano all’esterno, mentra alcune canzoni fotografano anche un cambiamento di prospettiva, un cambiamento che deve necessariamente venire da dentro e chi più di David Bowie, trasformista per eccellenza, poteva raccogliere queste riflessioni nella sua Changes. Inoltre ci sono due brani nella playlist che non contengono la parola cambiamento nel titolo ma che ho voluto includere comunque. La prima è “Man in the mirror” di Michael Jackson perché questa parte di testo “If you want to make the world a better place, take a look at yourself, and then make a change” mi ha convinta dalla prima volta in cui l’ascoltai nel lontano 1987 quando ancora neanche immaginavo quanto fosse vera. La seconda è “Apriti cuore” di Lucio Dalla, perché è solo entrando in profondo contatto con il nostro cuore, e siamo in grado di ascoltare solamente i suoi battiti, in quel preciso istante, in quel “qui e ora”, saremo finalmente pronti per la trasformazione.
Buon ascolto!
Nuna Shoesmith