Il coaching permette ai clienti di fare chiarezza su quel che desiderano e sul perché lo desiderano, inoltre li aiuta a definire in modo chiaro i loro obiettivi per poi realizzarli, ma il coaching permette ai clienti anche di accorgersi lungo il percorso di aver cambiato orientamento e obiettivi o di trovare parti di se stessi che ignoravano… possiamo dire che il coaching, nella sua massima espressione, aiuta le persone a conoscere se stesse e ad aumentare la loro consapevolezza personale. Il vantaggio che dovrebbe, più di ogni altro, rappresentare il plus di lavorare con un coach, secondo me si chiama: azione consapevole. Sotto il dominio della consapevolezza entra anche la già citata capacità di giudicare le conseguenze nel tempo di un’azione o di una variazione di stato in un sistema complesso, capacità che gioca un ruolo fondamentale nel definire il bene comune e se la portiamo in una dimensione predittiva diventa: la capacità di prevedere se una nostra azione finirà per incidere positivamente o negativamente sul bene comune

Il coaching, il bene comune e l’imbarco dei passeggeri

Pochi giorni fa leggevo tra le notizie della rivista “Internazionale” un articolo sulle procedure d’imbarco negli aeroporti. Sembra che un ingegnere, aspettando in aeroporto, si sia dilettato nel fare dei calcoli sui tempi e le procedure d’imbarco, secondo questi calcoli richiederebbe molto meno tempo imbarcare le persone secondo una sequenza precisa che preveda prima l’imbarco dei passeggeri al finestrino di un lato dell’aereo poi quelli dell’altro lato e così via, seguendo criteri di efficienza e rapidità dei movimenti negli stretti spazi dell’aeromobile. Nell’articolo si faceva notare che questo sistema farebbe risparmiare molto tempo a tutti. Trovandomi spesso a viaggiare in aereo, mi sono fermato a riflettere sulle conseguenze di un simile cambiamento e dal punto di vista del bene comune dei passeggeri mi è sembrata una buona cosa, ma subito mi sono reso conto che, lo studioso e il giornalista, non avevano considerato il fattore umano, infatti le persone hanno anche bisogni e preferenze psicologiche e da questo punto di vista per i passeggeri non ha senso vedere imbarcare prima il proprio compagno di viaggio perché ha il posto al finestrino e attendere in sala d’attesa invece che entrare insieme, magari perdere un po’ di tempo per aggiustarsi, ma tutti insieme.

Questa sola obiezione al metodo dell’ingegnere ci basta per comprendere come, per esempio, prendendo in considerazione solo il fattore tempo e non quello umano, il bene comune possa apparire tanto diversamente. Forse è per questo che in politica, nel tentativo di trovare un sistema di governo per il bene comune, si è approdati alla democrazia, un sistema che cerca di coinvolgere il maggior numero dei cittadini nelle decisioni, ma che pure nella sua applicazione ha dimostrato di essere perfettibile

Leggi anche “Pensiero sistemico e coach

Tratto dall’articolo dell’autore già pubblicato sul Magazine Coach Mag di Maggio 2014